La Giornata della terra 2021
22.04.21
La Giornata della terra 2021
Quando: 22-Aprile 2021
Dove: Treviso
Riscopriamo con le parole di Mario Rigoni Stern la purezza, il fascino e la poesia che la natura ogni giorno ci offre nonostante la "violenza" dell'uomo.
"Quella del 1915 fu dalle nostre parti una primavera molto bella, la neve, con Ie piogge di marzo, si era sciolta molto in fretta, e pareva proprio che più di ogni altro anno passato la chiamata della primavera con i suoni dei campani e i falò sullo Spilleche e sul Moor avesse svegliato in anticipo la vegetazione: appena la neve se ne fu andata per i mille ruscelli, tutti i prati si vestirono di bianchi crochi subito visitati dalle api, e a metà aprile i larici avevano fiorito con il canto dell'urogallo; ai primi di maggio misero la veste anche i faggi: un bel verde lucente che spiccava sul nero degli abeti; il ciliegio sul tetto era come un vezzo sui capelli di una fanciulla, o una nuvola fiorita: i petali si staccavano dai rami ancora nudi come leggere farfalle e si posavano dondolando sulla paglia che pur essa sembrava rinverdire. Intanto il cuculo che come sempre aveva fatto sentire il suo arrivo il giorno di San Marco, volava da bosco in bosco ripetendo il suo verso: a volte sembrava cosi vicino alle case degli uomini come volesse chiamare qualcuno. A causa della pioggia prima e ora di un caldo insolito l'erba dei prati cresceva rigogliosa e in fretta."
Tratto da “La Storia di Tonle”
“Io domando tante volte alla gente: avete mai assistito ad un’alba sulle montagne? Salire la montagna quando è ancora buio e aspettare il sorgere del sole. È uno spettacolo che nessun altro mezzo creato dall'uomo vi può dare questo spettacolo della natura. Ad un certo momento, prima che il sole esca dall'orizzonte, c'è un fremito. Non è l'aria che si è mossa, è un qualche cosa che fa fremere l'erba, che fa fremere le fronde se ci sono alberi intorno, l'aria stessa, ed è un brivido che percorre anche la tua pelle. E per conto mio è proprio il brivido della creazione che il sole ci porta ogni mattina. E sentirai per esempio il canto del codirosso, poi sentirai il pettirosso, poi magari vedrai un capriolo."
Tratto da “Ritratti”